Assumere la baby sitter

Il lavoro della baby sitter rientra a pieno titolo nella categoria dei lavoratori domestici, definiti dall’INPS, come coloro che prestano un’attività lavorativa continuativa per le necessità della vita familiare del datore di lavoro. Rientrano in questa categoria anche i lavoratori che prestano tali attività presso comunità religiose (conventi, seminari, ecc.), presso caserme e comandi militari, nonché presso le comunità senza fini di lucro, come orfanotrofi e ricoveri per anziani, il cui fine è prevalentemente assistenziale.

Per il datore di lavoro si evitano sanzioni amministrative e civili, mentre per la babysitter si prevede la possibilità di fruire di numerose prestazioni assicurative e pensionistiche tra cui l’indennità di disoccupazione, l’indennità di maternità, la pensione di anzianità, il diritto alla tredicesima, alla liquidazione di fine rapporto e a 26 giorni lavorativi di ferie per ogni anno di servizio.

Assunzione
Per qualsiasi tipo di collaboratore domestico (tra cui le baby sitter) è necessario trasmettere l’assunzione del collaboratore domestico al Centro per l’Impiego del proprio Comune, compilando un semplice modulo on line, per telefono (803.164) o stampando ed inviando il modulo cartaceo al Centro per l’Impiego di pertinenza del proprio Comune.
Qualora la baby sitter sia di nazionalità italiana o di paesi facenti parte dell’Unione Europea, oltre al modulo sopracitato sarà necessario stipulare un semplice contratto tra datore di lavoro e baby sitter indicante gli elementi principali del rapporto, tra cui: data dell’inizio del rapporto, retribuzione pattuita, orario, eventuali condizioni di vitto ed alloggio e ferie.

La babysitter necessiterà, per poter essere assunta, solamente dei seguenti documenti: un documento d’identità, il codice fiscale, la tessera sanitaria dell’ASL.

Per quanto riguarda baby sitter extracomunitarie, invece, si distingue nel caso in cui questa sia residente in Italia o meno. Nel primo caso vi sarà bisogno di compilare un modulo (Modulo Q) per stipulare il contratto di soggiorno per lavoro ed inviarlo successivamente allo Sportello Unico per l’Immigrazione. Nel caso invece non sia residente in Italia, vi sarà il bisogno di inoltrare la domanda di nulla osta al lavoro allo Sportello Unico per l’Immigrazione. Ciò potrà avvenire solamente a seguito dell’entrata in vigore del Decreto Flussi che il governo stabilisce a cadenza annua per regolare il flusso di lavoratori extracomunitari in Italia. Rimandiamo alla pagina specifica dell’INPS o del Ministero dell’Interno per maggiori dettagli a riguardo.

Una volta finalizzata la messa in regola della nostra babysitter, sarà nostro dovere versare ogni trimestre (tramite un blocchetto di bollettini di conto corrente postale da richiedere all’INPS) i suoi contributi previdenziali ed assicurativi. L’importo orario di tali contributi varia a seconda della retribuzione oraria pattuita.

Per maggiori informazioni sulle modalità di pagamento, vi rimandiamo qui.
L’INPS fornisce inoltre uno strumento per il calcolo automatico dei contributi.

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