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Notizie

Home » Notizie Pagina 8

    13 Nov

    • In Notizie
    Convenzione Synesis-Sicool: cresce il numero – e la forza – delle scuole accreditate.

    Convenzione Synesis-Sicool: cresce il numero – e la forza – delle scuole accreditate. »

    Procede la nostra ricerca di partner in ambito formativo e, alle scuole accreditate da Synesis, si aggiunge ufficialmente anche Sicool (Società Italiana Counselor e Operatore Olistico).

    05 Nov

    • In Notizie
    La finanza sociale per investire nel futuro del welfare

    La finanza sociale per investire nel futuro del welfare »

    Se è vero che le opportunità pubbliche soddisfano sempre meno le esigenze di welfare dei cittadini e che in Italia, ma non solo, la forbice tra la richiesta di servizi sociali e la reale disponibilità di risorse è destinata, secondo le stime, ad ampliarsi ulteriormente da qui al 2025, è anche vero che l’unione fa la forza, che il lavoro genera ricchezza e che il settore del non profit resta comunque uno dei pochi in crescita per numero di occupati.

    Perché, dunque, non avvicinare il mondo della finanza a quello dell’impresa sociale?

    Da qui nasce Uman Foundation, fondazione ideata dalla stessa presidentessa Giovanna Melandri, sostenuta dal G8, e a cui anche le istituzioni hanno rivolto e stanno rivolgendo notevole interesse. Il concetto da abbracciare è quello di ‘finanza sociale’, che individua nel settore privato il migliore alfiere di autotrasformazione, se connesso alle imprese sociali italiane e globali. “Un capitalismo più umano”, spiega la Melandri, attraverso cui proteggere il welfare europeo e, allo stesso tempo, ampliarlo di orizzonti nuovi grazie all’utilizzo di nuovi strumenti. Come gli impact investment, per esempio, che garantendo il ritorno finanziario, riescono a generare un impatto sociale e ambientale misurabile, e i social impact bond, concepiti per la raccolta di finanziamenti sociali, con remunerazione del capitale investito legata al raggiungimento del risultato.

    E noi di Synesis stiamo attenti a ciò che attorno accade, alle nuove alleanze, alle nuove opportunità imprenditoriali e sociali, noi che della privata professione come risposta qualificata alle necessità del terzo settore ne sappiamo qualcosa. O, forse, anche più di qualcosa.

    01 Ott

    • In Notizie
    Roma Capitale “taglia” l’assistenza domiciliare: urgono alternative

    Roma Capitale “taglia” l’assistenza domiciliare: urgono alternative »

    Scattano oggi 1° ottobre i drastici tagli lineari imposti dalla deliberazione 355/2012 di Roma Capitale sulla riorganizzazione dei servizi di assistenza domiciliare per anziani, disabili e minori approvata dalla giunta Alemanno il 21 dicembre dell’anno scorso. I tagli riguardano anche i casi più gravi: non sono infatti esentati neppure i disabili al 100%.

    La necessità di ridurre e razionalizzare i costi per l’Amministrazione Comunale si scontra con le esigenze delle famiglie – che già potevano contare su contributi in realtà insufficienti a coprire tutte le spese quotidiane legate all’assistenza di persone con disabilità.

    È facile intuire come questa decisione acuisca in modo drammatico il senso di precarietà e fragilità delle famiglie e sia alla base di un disagio sociale potenzialmente esplosivo.

    Di sicuro, accade a Roma ciò che sta per accadere probabilmente in tutta Italia: è la debacle, più volte annunciata, di un sistema assistenziale pubblico che ormai “non ce la fa più”.

    Anche per questo è urgente riuscire a immaginare e costruire un welfare diverso, più efficiente e qualificato. Un welfare privato, quindi, che sia in grado di integrare l’assistenza domiciliare pubblica e di andare incontro alle esigenze dei cittadini, risolvendo loro problemi concreti e aiutandoli a non sentirsi abbandonati in balia degli eventi.

    Un welfare privato efficiente e  sostenibile, anche economicamente, è possibile soltanto con l’offerta di servizi personalizzati e su misura, assicurati da professionisti qualificati e selezionati con cura.

    Occorre insomma trovare una sorta di quadratura del cerchio: per aggiungere e non per togliere assistenza domiciliare; e per facilitare l’incontro tra domanda e offerta, garantendo professionalità, competenza, presenza. L’obiettivo è anche quello di liberare risorse pubbliche per migliorare i servizi alle famiglie realmente bisognose di sostegno economico.

    Noi di Synesis ci stiamo lavorando.

    10 Set

    • In Notizie
    Ufficialmente insediato il Comitato Scientifico di Synesis

    Ufficialmente insediato il Comitato Scientifico di Synesis »

    Con l’occasione sono stati consegnati attestati e targhe di accreditamento ai primi centri di formazione convenzionati.

    Sabato 7 settembre, a Monteortone (Padova), si è svolta la prima riunione “plenaria” di soci, consiglio direttivo e comitato scientifico di Synesis: un momento importante e intenso di scambio, confronto, progettualità.

    Due, in particolare, gli eventi-clou:

    • l’insediamento ufficiale di un Comitato Scientifico tanto autorevole, quanto entusiasta e desideroso di mettersi all’opera (il comitato sarà presieduto dal Dott. Alceste Santuari, docente di diritto amministrativo e dei servizi sociali all’Università di Trento);
    • la consegna, da parte del Presidente Avv. Massimiliano Zarri, delle targhe e degli attestati di accreditamento ai primi centri di formazione convenzionati con Synesis: E-campus (Palermo), Centro Studi Athenaeum 2000 (Napoli), Istituto Nazionale Telematico CSFO (Battaglia Terme, PD), Cooperativa Progetto Now (Conselve, PD), Istituto Cortivo (Padova).

    E questo non è che l’inizio di un lungo, appassionante viaggio.
    Un viaggio da Fare Insieme. Naturalmente.

    09 Set

    • In Notizie
    Welfare e occupazione

    Welfare e occupazione »

    Una ricerca presentata sugli investimenti nel welfare e il rilancio dell’occupazione, realizzata da un gruppo di ricercatori dell’Università “La Sapienza” di Roma, testimonia che il welfare genera lavoro.

    Il settore dei servizi è quello che più ha registrato una crescita in Europa, anche in piena la crisi. I settori dei servizi sociali e della salute, dal 2002 al 2009, hanno creato più di 4 milioni di nuovi posti di lavoro, oltre un quarto dei 15 milioni totali.
    Tra il 2008 e il 2012, in piena crisi economica, i servizi di welfare, cura e assistenza sono cresciuti di un milione e 600 mila unità.

    La crescita del settore accomuna tutti i paesi europei, anche se le strategie adottate sono molto diverse. Qualcuno ha puntato sulla crescita dell’occupazione pubblica o privata o di terzo settore, esterna alla famiglia; Italia, Spagna e Portogallo, invece, hanno permesso un’ampia quota di lavoro, pur se nero e irregolare, causato da un tipo di occupazione in seno alle famiglie.
    Di contro, in alcuni paesi, come la Germania e l’Austria, è poco sviluppata sia l’occupazione formale, sia quella alle dipendenze delle famiglie.

    L’incremento dell’occupazione nei servizi sociali non ha però solo aspetti positivi. Secondo il Coordinamento è mancato un adeguato sviluppo sul versante della qualificazione dell’occupazione, spesso a più bassi salari o sprovvista di adeguate tutele. Eppure, il contrasto ai circuiti dei bassi salari e delle basse qualifiche implica, per gli estensori del rapporto, “un di più di spesa sociale che né il mercato privato né peggio quello informale presuppongono. E questo è stato senza dubbio uno dei motivi che in questi anni ha più influito su un certo trend occupazionale”, spianando di fatto la strada anche al lavoro nero. Invece, alcuni studi mostrano che “l’introduzione degli incentivi fiscali e contributivi per l’acquisto di cura in famiglia hanno ridotto l’area del lavoro sommerso” si spiega nel documento, che cita a maggiore conferma il caso della Danimarca, dove è stato documentato un aumento del lavoro sommerso parallelamente alla riduzione degli incentivi fiscali.

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