Le farmacie, nuovo avamposto dell’assistenza al cittadino

Che il ruolo sociale delle farmacie sia cambiato è ormai un dato di fatto assodato: per i cittadini rappresentano da tempo molto più di un mero punto di distribuzione di medicine.

Sono il luogo dove ci si informa sulla salute e si richiede aiuto e consulenza.

Coerentemente con quest’ottica il decreto legislativo 153/2009, in attuazione della legge 69/2009, ha individuato e definito i nuovi compiti e le nuove funzioni assistenziali delle farmacie.

Le farmacie che operano su tutto il territorio nazionale sono circa 18.000 mentre i farmacisti sempre a disposizione dei clienti sono ben 50.000: un vero, pacifico e preparato esercito di consulenti capaci di raccogliere, interpretare e vagliare la domanda di salute e benessere delle persone.

Il decreto affronta in particolare un tema che ci sta particolarmente a cuore: quello dell’assistenza domiciliare integrata (ADI). Un sistema sempre più oliante e funzionante in vaste aree del paese che consente di sopperire alla difficoltà di cura dei malati con il lavoro di operatori socio-sanitari, infermieri e fisioterapisti in grado di effettuare specifiche prestazioni professionali richieste dal medico di famiglia, direttamente a domicilio o in farmacia.

L’ADI supporta l’attività del medico di base favorendo il corretto utilizzo dei medicinali prescritti e un monitoraggio efficiente della salute dei pazienti, senza necessità di ricovero: potremmo dire che il paziente non va in ospedale, ma è l’ospedale che va da lui, che si adatta alle sue esigenze e che lo aiuta a vivere la malattia circondato dalle sue cose e dai suoi cari.

In questa prospettiva, la farmacia diventa un punto di riferimento fondamentale per garantire il corretto funzionamento del sistema. Presso la farmacia potranno in futuro essere prenotate prestazioni di assistenza specialistica, si potranno ritirare referti e ottenere informazioni sulle cure domiciliari.

Anche noi di Synesis crediamo molto nella centralità della farmacia in un sistema integrato di assistenza che metta al centro la persona, senza costringerla ad essere troppo “paziente”.

Fonte: anci.it